Il bombardamento mortale di una località montana nel nord dell’Iraq, avvenuto la scorsa settimana, ha rappresentato uno scioccante disprezzo per la vita dei civili e per gli obblighi internazionali in materia di protezione dei civili.
Jeanine Hennis-Plasschaert, Rappresentante speciale delle Nazioni Unite per il Paese ha fornito una cronologia degli sviluppi da quando cinque colpi di artiglieria hanno colpito il resort Parkha, che era pieno di visitatori, compresi i bambini. Nove persone sono state uccise e 33 ferite.
L’Iraq ha attribuito l’attacco alle forze turche, ma Ankara ha rilasciato un comunicato stampa in cui afferma di essere “contraria a qualsiasi tipo di attacco contro i civili” e di essere “pronta a prendere tutte le misure per rivelare la verità”. L’Iraq ha condannato categoricamente l’attacco, ha dichiarato al Consiglio il ministro degli Esteri del Paese, Fouad Hussein, ed ha esortato gli ambasciatori ad adottare una risoluzione che chieda alla Turchia di ritirare le sue forze da tutto il territorio iracheno. Il Ministro degli Esteri ha inoltre chiesto che la situazione tra Iraq e Turchia sia inserita nell’agenda del Consiglio di Sicurezza e che il governo turco fornisca un risarcimento per i danni causati dall’aggressione.
Per approfondire clicca qui