Ucraina: autorizzate altre spedizioni di grano salvavita

Venerdì è stato dato il via libera alla partenza di altre tre navi dai porti ucraini del Mar Nero, che trasportano poco più di 58.000 tonnellate di mais.

 Il Centro di coordinamento congiunto (CCM) che gestisce l’Iniziativa concordata tra ONU, Ucraina, Russia e Turchia, ha autorizzato la partenza di tre navi – due dal porto di Chornomorsk e una da Odesa – che trasportano un totale di 58.041 tonnellate di mais attraverso il “corridoio umanitario marittimo” designato.

L’accordo sul grano, facilitato dal Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres a seguito dell’invasione russa, tra le preoccupazioni per il blocco delle preziose esportazioni alimentari dell’Ucraina attraverso il Mar Nero, è stato firmato tra le parti il 22 luglio, a Istanbul. Il JCC con sede a Istanbul, composto da rappresentanti delle nazioni coinvolte nell’accordo più l’ONU, ha dichiarato in un comunicato stampa che la nave mercantile Polarnet, ancorata nel porto di Chornomorsk, partirà trasportando un carico di 12.000 tonnellate di mais destinato a Karasu in Turchia. La Rojen, anch’essa ancorata a Chornomorsk, partirà venerdì con un carico di 13.041 tonnellate di mais destinato a Teesport, nel nord dell’Inghilterra, mentre la Navistar, ancorata a Odesa, partirà con 33.000 tonnellate di mais, dirette a Ringaskiddy, in Irlanda.

Il JCC ha dichiarato di aver autorizzato il movimento, in attesa di ispezione, della nave mercantile Fulmar S, diretta a Chornomorsk. La Fulmar S è attualmente ancorata nell’area di ispezione a nord-ovest di Istanbul.

“Le tre navi in partenza dovrebbero partire in mattinata dai rispettivi porti”, ha dichiarato il CCM. I tempi possono essere modificati in base alla disponibilità, alle condizioni meteorologiche o ad altre circostanze impreviste”. L’ispezione dovrebbe avvenire dopo l’arrivo nell’area di ancoraggio nelle acque territoriali turche”.

Come da procedure preconcordate, tutti i partecipanti si coordinano con le rispettive autorità militari, a Mosca, Kiev e Ankara, e con altre autorità competenti per garantire il passaggio sicuro delle navi commerciali, ha sottolineato il CCM.

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