Politica agricola comune 2023-2027: la Commissione approva i primi piani strategici della PAC

La Commissione europea ha approvato il primo pacchetto di piani strategici della PAC per sette Paesi: Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Polonia, Portogallo e Spagna. Si tratta di un passo importante per l’attuazione della nuova Politica agricola comune (PAC) il 1° gennaio 2023.

La nuova PAC è concepita per dare forma alla transizione verso un settore agricolo europeo sostenibile, resiliente e moderno. Con la nuova politica, i finanziamenti saranno distribuiti in modo più equo alle piccole e medie aziende agricole a conduzione familiare e ai giovani agricoltori. Inoltre, gli agricoltori saranno sostenuti nell’adozione di nuove innovazioni, dall’agricoltura di precisione ai metodi di produzione agro-ecologici. Sostenendo azioni concrete in queste e altre aree, la nuova PAC può essere la pietra miliare per la sicurezza alimentare e le comunità agricole dell’Unione europea.

La nuova PAC prevede un metodo di lavoro più efficiente ed efficace. I Paesi dell’UE attueranno piani strategici nazionali della PAC, combinando i finanziamenti per il sostegno al reddito, lo sviluppo rurale e le misure di mercato. Nel progettare il proprio Piano strategico della PAC, ogni Stato membro ha scelto tra un’ampia gamma di interventi a livello europeo, adattandoli e indirizzandoli alle proprie esigenze specifiche e alle condizioni locali. La Commissione ha valutato se ogni Piano si basa sui dieci obiettivi chiave della PAC, che riguardano sfide ambientali, sociali ed economiche comuni. Pertanto, i piani saranno in linea con la legislazione dell’UE e dovrebbero contribuire agli obiettivi climatici e ambientali dell’UE, anche in materia di benessere degli animali, come stabilito nelle strategie Farm to Fork e Biodiversity della Commissione.

La PAC beneficerà di un finanziamento di 270 miliardi di euro per il periodo 2023-2027. I sette Piani approvati oggi rappresentano un budget di oltre 120 miliardi di euro, di cui oltre 34 miliardi dedicati esclusivamente agli obiettivi ambientali e climatici e agli eco-sistemi. Questo importo può essere utilizzato per promuovere pratiche benefiche per il suolo e per migliorare la gestione delle acque e la qualità dei pascoli, ad esempio. La PAC può anche promuovere l’imboschimento, la prevenzione degli incendi, il ripristino e l’adattamento delle foreste. Gli agricoltori che partecipano agli eco-schemi possono essere ricompensati, tra l’altro, per aver vietato o limitato l’uso di pesticidi e per aver limitato l’erosione del suolo. Tra l’86% e il 97% della superficie agricola nazionale utilizzata sarà coltivata in buone condizioni agricole e ambientali. Un finanziamento sostanziale sosterrà anche lo sviluppo della produzione biologica, con la maggior parte dei Paesi che mirano a raddoppiare o addirittura triplicare la loro superficie agricola. Le aree soggette a vincoli naturali, come quelle montane o costiere, continueranno a beneficiare di finanziamenti specifici per mantenere un’attività agricola.

Nel contesto dell’aggressione russa all’Ucraina e dell’ondata di prodotti di base in corso, la Commissione ha invitato gli Stati membri a sfruttare tutte le opportunità offerte dai piani strategici della PAC per rafforzare la resilienza del settore agricolo al fine di promuovere la sicurezza alimentare. Ciò include la riduzione della dipendenza dai fertilizzanti sintetici e l’aumento della produzione di energia rinnovabile senza compromettere la produzione alimentare, nonché la promozione di metodi di produzione sostenibili.

Il rinnovamento generazionale è una delle principali sfide che l’agricoltura europea dovrà affrontare nei prossimi anni. È essenziale che il settore agricolo rimanga competitivo e che aumenti l’attrattiva delle aree rurali. Il sostegno specifico ai giovani agricoltori occupa un posto di rilievo in ogni Piano approvato, con oltre 3 miliardi di euro che andranno direttamente ai giovani agricoltori dei sette Paesi. I fondi per lo sviluppo rurale sosterranno migliaia di posti di lavoro e di imprese locali nelle aree rurali, migliorando al contempo l’accesso ai servizi e alle infrastrutture, come la banda larga. In linea con la visione a lungo termine per le aree rurali dell’UE, le esigenze dei cittadini rurali saranno affrontate anche da altri strumenti dell’UE, come lo Strumento di ripresa e resilienza (RRF) o i Fondi strutturali e di investimento europei (ESIF).

Dopo aver approvato i primi 7 Piani strategici della PAC, la Commissione europea mantiene il suo impegno per una rapida approvazione dei 21 Piani rimanenti, tenendo conto della qualità e della tempestività delle reazioni a seguito delle osservazioni della Commissione.

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