Unire le forze per prevenire la “crisi di disponibilità di cibo”

Il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, ha dichiarato in una riunione dei ministri dell’Agricoltura dei Paesi industrializzati del G20 a Bali che, con l’accesso al grano ucraino, agli oli da cucina e ad altri prodotti alimentari vitali per i Paesi più vulnerabili limitato da sette mesi di conflitto, “dobbiamo aumentare la resilienza dei sistemi agroalimentari globali”.

Ha elogiato come “un importante passo avanti” l’Iniziativa per il grano del Mar Nero, mediata dalle Nazioni Unite, che ha liberato più di cinque milioni di tonnellate metriche di cibo, con oltre un quarto delle spedizioni destinate direttamente ai Paesi a basso reddito. In generale, i prezzi dei prodotti alimentari all’ingrosso stanno scendendo da cinque mesi, ma i prezzi dei prodotti alimentari al consumo e l’inflazione sono in aumento, “con implicazioni devastanti per la sicurezza alimentare e la nutrizione globale”. Oltre alla crisi scatenata dai conflitti, anche l’aumento di condizioni climatiche estreme sta alimentando la distruzione e il fallimento dei raccolti in tutto il mondo. Secondo QU, è necessario adottare misure chiave per aumentare la resilienza oggi e in futuro:

– Migliorare i sistemi di allarme rapido e di azione tempestiva.

– Aumentare la produttività in modo sostenibile.

– Accelerare il commercio e trovare soluzioni innovative per affrontare i vincoli di fornitura dei fertilizzanti inorganici.

Per questo la FAO ha proposto lo Strumento per il finanziamento delle importazioni alimentari,  adottato dal FMI, che lo chiama “finestra per gli shock alimentari” nell’ambito degli strumenti di prestito d’emergenza del FMI”.

L’idea dello strumento di finanziamento è quella di fornire fondi a 62 Paesi importatori di prodotti alimentari a basso reddito, che ospitano circa 1,8 miliardi di persone, per far fronte alle loro necessità più urgenti.

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