Un gruppo di studenti iraniani sono stati auditi in Commissione Affari esteri e difesa al Senato che hanno espresso tutta la loro preoccupazione per quanto avviene in Iran, con repressioni brutali e arbitrarie da parte del Governo. A queste ragazze e a questi ragazzi, nei cui occhi ho visto sentimenti di paura mista a orgoglio, ho manifestato tutta la mia solidarietà e vicinanza, concordando sul fatto che la comunità internazionale debba intensificare la pressione politico-diplomatica per fermare la spirale della violenza.
Dai loro discorsi, dalle loro testimonianze, ho tratto conferma che la brutalità e le intimidazioni non fermeranno l’anelito di libertà del popolo iraniano, che il vento della Storia sta soffiando forte nel Paese ed è destinato a spazzare via le illusioni che tutto potrà continuare come se niente fosse accaduto. La speranza di questi ragazzi non deve essere delusa, non possiamo abbandonarli, non possiamo tradirli.
L’Ufficio di Presidenza della Commissione Affari esteri e Difesa del Senato ha approvato una #risoluzione che sarà presto discussa, un testo che impegna il governo italiano a porre in tutte le sedi la questione del rispetto dei diritti umani da parte di Teheran. È solo un primo passo possibile, un tassello di un mosaico più ampio che deve essere composto, un mosaico di solidarietà, vicinanza e sostegno concreto a chi, per manifestare liberamente, rischia la propria vita in nome dei valori di libertà