Circa una settimana fa, due giornali iraniani, Jahan-e Sanat e Etemad, hanno pubblicato notizie le quali affermano che il crollo della moneta iraniana ha portato a un aumento della vendita di parti del corpo in Iran e al loro acquisto da parte dei malati all’estero.
La Magistratura Media Center ha accusato i due giornali di “pubblicare materiale infondato” e il procuratore di Teheran ha convocato gli editori in tribunale per presentare le prove per i loro articoli. Dopo l’evento, entrambi i giornali hanno rimosso le pubblicazioni dai loro siti web e account social.
Il quotidiano Jahan-e Sanat ha scritto che la vendita di parti del corpo è aumentata perché gli iraniani sono caduti nella “valle della povertà”, facendo riferimento a un vicolo di Teheran conosciuto come il “mercato dei reni”. L’ospedale Firoozgar, specializzato in malattie renali, si trova lì vicino. Nel vicolo si possono trovare annunci pubblicitari per trapianti di fegato, midollo osseo e cornea e per donazioni di sperma ed ovuli. Il prezzo effettivo di un rene dipende da quanto è malato il paziente ricevente, dal gruppo sanguigno e dall’intermediario che organizza l’affare tra il venditore e l’acquirente.
“Quasi tutti i venditori di organi lo fanno a causa di problemi finanziari”, afferma il report. In Iran le famiglie di molti malati non possono permettersi di acquistare questi organi e sono costrette a vendere la loro auto o la loro casa per salvare la vita dei loro cari. Alcuni intermediari mandano gli iraniani nei paesi vicini, dove possono vendere un organo tra i 7.000 e i 15.000 dollari.
Fonte: Radio Farda