La prossima settimana saranno processati Niloufar Hamedi e Elahe Mohammadi, due giornalisti arrestati per aver denunciato la morte di Mahsa Amini.
Niloofar Hamedi ed Elahe Mohammadi sono stati arrestati nove mesi fa per la copertura relativa alla morte controversa del giovane iraniano-curdo scomparso durante la custodia della polizia, scatenando mesi di proteste nazionali.
Dozzine di attivisti e gruppi per i diritti umani hanno criticato la mancanza di accesso di questi due giornalisti ai loro avvocati. Martedì Mohammad Hossein Ajorlou, il marito di Niloufar Hamedi, ha scritto che dopo il nono mese di detenzione è stata fissata la data dell’udienza, ma non è stata comunicata ai due né agli avvocati. “A meno di una settimana dall’udienza, gli avvocati non sono ancora riusciti a parlare con loro”, ha scritto Ajorlou.
Nel frattempo, il Comitato per la Protezione dei giornalisti ha criticato il sistema giudiziario, ribadendo che il giornalismo non è reato.
Il ministero dell’Informazione dell’Iran e l’Organizzazione IRGC dell’Intelligence in una dichiarazione congiunta del 28 ottobre hanno accusato Hamedi e Mohammadi di spionaggio per diverse agenzie straniere tra cui CIA, MI6 e Mossad.
Nell’ultimo report di Freedom House, l’Iran si è classificato al dodicesimo posto, su cento paesi, per mancanza di libertà, incluso il diritto alla libertà d’espressione.
Fonte: Iran International
